Quando la mattina alle quattro gli
scrosci di pioggia ci hanno fatto aprire gli occhi, anche le ultime
speranze hanno cominciato ad abbandonarci.
Comunque non ci spaventiamo più di tanto, e ligi al motto dei Foionchi:
"sempro fieri sempro pronti", alle sette davanti alla statua di
Botero (nell'occasione tifoso dell'Africa), ci siamo ritrovati in una
quindicina di persone, e prima di gettare la spugna, abbiamo detto:
Intanto andiamo fino a Castelnuovo e poi si vede!
Purtroppo a Castelnuovo rialzava si,
ma l'acqua nei fossi! e i nuvoloni neri sopra le Apuane non promettevano
niente di buono.
E noi? .... torniamo indietro?!?
Giammai!
Beppe la chiave delle Radici ce l'ha, ci sono alcuni lavoretti da
finire, nel rifugio non ci piove (illusi!), si accende il camino si
fanno due bistecche sulla brace... e allora via!
Dopo una sosta tecnica al bar di Castiglione, siamo al Passo, presto
come non mai, neppure che si fosse dormito lì.
Fatto quello che c'era da fare, ma
rimpiangendo di non essere al Rifugio Rossi, ci siamo fatti una bella
pastasciutta, con la preventivata carne alla brace e le patatine fritte
e senza parlare del resto che lasciamo alla vostra immaginazione.
Il pensiero va alla Borra di
Canala che è ancora lì che ci aspetta e prima o poi la andremo a
trovare!
Finalmente il forte vento riesce a
spazzare via un pò di nuvoloni ed allora facciamo due passi, chi verso i
prati dell'Alpicella e chi verso San Gimignano, per poi rimontare sulle
macchine e tornare verso casa.
Sono sempre più convinto che è la
compagnia a fare bella una giornata e non il tempo meteorologico. |
Uscita di
sezione 20 giugno 2004: Borra di canala.
Doveva essere una lunga e stanchissima passeggiata in montagna ma, anche
questa volta, i riti segreti di Angiolino (colui che riesce a far
piovere perfino nel deserto dell’Egitto), sono stati efficaci, anzi
efficacissimi: anche oggi ci siamo dovuti arrangiare, rinunciando a
Borra di Canala!!!
Devo dire che, però, ci siamo organizzati benissimo: abbiamo deciso di
andare al nostro rifugio del Passo delle Radici, dove abbiamo potuto
mangiare (i miei ringraziamenti vanno all’Alfreda che ci ha cucinato una
favolosa pasta al pomodoro), bere e, la cosa che io amo, tagliare legna
(e non solo) con le accette, pennati ecc…
Poi abbiamo risistemato un po’ il Rifugio per la grande festa di fine
anno che si terra il 27 di giugno sempre al solito rifugio. Finita la
“revisione” della casa, si decide di andare a fare un giretto verso il
Passo delle Forbici, tanto per sgranchirci le gambe dopo quella bella
mangiata.
Durante il cammino Angelo mi accenna il percorso al campo estivo ed io,
con un po’ di sforzi, riesco ad inquadrarlo a mente anche se la cartina
mi avrebbe fatto comodo per capire meglio il percorso.
Dopo questa piccola camminata si ritorna al rifugio dove, una volta
risistemati gli zaini, si riparte verso casa.
L’unica cosa che mi dispiace veramente è che, anche questa volta, molti
G.E. e molti scoiattoli hanno boicottato la gita. Il motivo non lo so,
penso che questi ultimi abbiano preferito il mare alla montagna, beh, se
è così, io penso che passare una domenica ogni tanto lontano dal mare
non sia la fine del mondo e che, anche ai monti, ci si può divertire
insieme!
Infatti io mi sono proprio divertito perché nonostante la scarsa
adesione da parte del gruppo giovani uoei, sono stato bene insieme a
persone che conosco e che, con le quali, mi ci diverto, cioè, mi spiego
meglio: siccome il tempo era brutto, a borra di canala non ci si poteva
andare però si poteva tranquillamente ritornare tutti a casa e festa
finita, noi però abbiamo trovato un’alternativa che mi ha fatto
respirare un po’ di aria fresca e che mi ha fatto, nonostante tutto,
divertire.
Nicolò Giubilato
Falchetto Entusiasta |