Il ritrovo era previsto per
le sette ma, come sempre, siamo partiti circa un quarto alle otto.
Devo dire che, quest'anno, il viaggio sullo scuolabus di Beppe è stato
migliore di quello dell'anno passato: tutti gli zaini erano stati
caricati in due altri pulmini più piccoli, uno di proprietà di Lorenzo e
un altro del comune di pietrasanta.
Intorno alle 10 siamo arrivati al nostro amatissimo rifugio del Passo
delle Radici; abbiamo iniziato a montare le tende...Bhe, devo essere
sincero: per montare sette tende ci abbiamo messo circa un'ora e mezzo
ma tenendo conto che certi ragazzi era la prima volta che sentivano
parlare di "picchetti" ecc.. siamo stati anche troppo veloci! Ed è stato
bellissimo vedere la soddisfazione dei ragazzi quando osservavano la
tenda finita. Io e Thimothy abbiamo dormito in un rifugio d'emergenza
fatto all'ultimo minuto!!!
Una volta finito di consumare il nostro pranzo al sacco e dopo aver
sistemato le provviste nel rifugio, ci si incammina per la solita "camminatella
di apertura" a San Pellegrino.
E' stata una camminata facilissima ma che ha fatto "entrare nell'ottica
della montagna" i ragazzi e che li ha preparati per la lunga camminati
prevista per il giorno seguente.
Si ritorna al rifugio intorno alle sei, senza farci pregare si mangia la
merenda che le nostre due cuoche (hippy hippy urrà) ci avevano
preparato!
Si lasciano riposare i ragazzi per un'oretta e qualcosa e poi si va a
cenare. La cena è stata la conferma del mio pensiero che i ragazzi
socializzassero, infatti vedevo che anche i ragazzi che non si
conoscevano, ora parlavano e facevano amicizia.
Quando il sole inizia a tramontare e il buio cala io Angelo e Timothy si
va a preparare il solito percorso notturno all'Alpicella dove i ragazzi,
raggruppati per tenda, con l'uso delle torce devono raggiungere un posto
prestabilito seguendo delle frecce fatte con rami o sassi posizionate da
noi tre.
Intorno alle dieci e mezzo di sera tutti e trenta i ragazzi arrivano a
destinazione: dove ci si sdraia e si osservano le stelle, fra una stella
cadente e l'altra si sono fatte le undici e mezzo e si decide di
ritornare al campo dove si passerà la notte.
La mattina del 2 agosto ci si sveglia di buon ora per andare a compiere
la camminata più impegnativa del campo: Beppe ci avrebbe accompagnato
fino a Val di luce, percorrendo le piste da scii si sarebbe arrivati al
lago piatto e poi si sarebbe ritornati, tramite il passo d'Annibale in
Val di Luce. Così è andata, il primo tratto di strada è stato veramente
faticoso: si camminava al sole e sulle piste da scii che sono veramente
in salita; ma, all'ora di pranzo, si arriva puntualissimi al Lago Piatto
che non si riusciva a vederne la fine perché era calata un po' di
nebbia. Dopo aver mangiato i panini e dopo aver fatto il giro del lago
si decide di scendere al pullman. La strada era ora tutta in discesa
quindi si arriva in breve tempo al Passo dove sono stati trovati resti
di elefanti e, di conseguenza, si pensa che ci sia passato Annibale
durante la celebre marcia verso Roma con gli elefanti.
Devo fare i miei complimenti a tutti i ragazzi perché sono riusciti a
compiere senza tante lamentele questo percorso lungo e anche stancante..
Complimentoni a tutti specialmente ai più piccolini.
Arrivati al rifugio si da ai ragazzi il meritato riposo e intorno alle
otto di sera si cena.
La serata di oggi non prevedeva giretti nel bosco o percorsi con frecce,
anzi: appena fatto buio, ci si raduna tutti nello spazietto senza alberi
accanto al rifugio: qui si gioca e vedo con grande piacere che tutti i
ragazzi, grandi e piccini, si divertivano e socializzavano sempre più!
La mattina del 3 agosto ci si sveglia alla stessa ora però si parte un
po' più tardi. La nostra meta era la celebre pietra di Bismantova la
quale fece stupire anche Dante che la citò più volte nei suoi celebri
versi.
La camminata non è stata faticosa e, in vetta, si è mangiato e ci siamo
riposati un po' in compagnia di un gruppo scout AGESCI di Reggio Emilia
che non aveva più scorte d'acqua e noi, da bravi montanari, gli abbiamo
offerto qualche litro da bere.
Era arrivato il momento più atteso dai ragazzi: la piscina.
Si scenda al pulmino in circa venti minuti e ci si dirige verso la
piscina; entrati nello spogliatoio tempo cinque secondi ed eravamo gia
tutti in acqua a fare i tuffi o a nuotare.
Divertiti e affamati si ritorna al rifugio dove si mangia e, ancora una
volta, calato il buio, si gioca e ci si diverte. Bhe, era l'ultima
notte, di solito la prima e l'ultima sono le notti dove i ragazzi
tendono a far più confusione e a non dormire, così è stato per la prima,
ma per l'ultima, nel campo non volava una mosca sicuramente per la
stanchezza accumulata durante il campo che stava per concludersi.
Infatti alle otto Angiolino viene a darci l'ultima sveglia, si rifanno i
sacchi a pelo e le gommine; le tende avevamo in mente di smontarle dopo
colazione. Io e Timothy da bravi aiuto-capo avevamo preparato un gioco
che prevedeva un lungo percorso dove i ragazzi dovevano affrontare
numerose prove di mira, di salto tipo liana di Tarzan ecc. Ma è mancato
proprio il tempo materiale e quindi la mattina si è dedicata
completamente allo "smontaggio" tende e al caricamento degli zaini nei
due furgoni.
Dopo pranzo si vanno a fare i soliti scivoloni nelle piste da scii
muniti di scatolone come slittino e di tanta voglia di divertirsi come
benzina veramente verde.
Alle quattro e poco si riparte, il campo è finito, si ritorna a
Pietrasanta, ci si saluta e si spera di rivederci l'anno prossimo sempre
al solito rifugio, al fresco e in buona compagnia!!!!
Nicolò Giubilato
Falchetto Entusiasta
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