Il 19 Agosto del
1956 fu collocata sulla vetta del Monte Pania della Croce una croce di
ferro alta 8 metri, portata in spalla fino alla cima e lì imbullonata.
Questo fatto fu
importante non soltanto perché fu organizzato contemporaneamente ad un
congresso nazionale, ma soprattutto perché si trovò l’occasione
d'installare una croce sulla Pania, che, dopo alterne vicende, molte
promesse, entusiasmi poi naufragati, permise la realizzazione di un sogno
durato 50 anni.
Già dal 1920,
infatti, si pensò di fare della Pania l’altare delle Alpi Apuane.
La prima croce fu di
legno, sostituita poco dopo da una di ferro.
Ambedue non
resistettero alle intemperie e presto la vetta rimase sguarnita.
Soltanto la volontà,
l’organizzazione, quell'unione e operatività fattive, proprie della nostra
associazione, hanno permesso di raggiungere quest'ambito traguardo.
Determinante fu l'aiuto degli amici di
Pruno che costituirono un apposito Comitato per contribuire alla
realizzazione della iniziativa.
Uomini, donne, ragazzi, trasportarono a
spalla tutto il necessario: la Croce realizzata in tubi Dalmine, suddivisa
in vari pezzi e imbullonata sulla vetta, il materiale per le fondamenta,
cemento rena, acqua, nonché le cibarie per i lavoratori.
Una lenta e costante processione
procedé per più giorni dal paese di Pruno alla vetta, fino a che l'opera
non fu completata.
Di questa impresa, esiste un DVD sul
quale è stata trasferita la ripresa di una vecchia pellicola in super
otto.
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