Borra di Canala - 12 Giugno 2005

Testo e foto di Paolo Mazzini


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Escursione ad anello: Piglionico-rifugio Rossi-Borra di Canala-Piglionico 12 giugno 2005



Numero partecipanti: 8

Partiti alle ore 7 da Pietrasanta per Piglionico, imbocchiamo alle 8,50 il sentiero N° 7 raggiungendo in un'ora e un quarto il Rifugio Rossi.

Il tempo non è bello: siamo a dieci gradi di tamperatura, c’è molta nebbia e nuvole nere che non promettono nulla di buono. Si fa colazione, intanto che si ragiona di come organizzare il programma della giornata in funzione delle condizioni atmosferiche che non sono certo quelle che speravamo. Considerato che la temperatura esterna è di 10 gradi e comincia a piovigginare, , si decide di ordinare una pastasciutta al Rifugio per l’una circa. Nel frattempo, scartata la possibilità di salire alla Pania Secca o alla Pania della Croce per la nebbia , si decide di esplorare il sottostante altopiano della “Vetricia” alla scoperta delle “buche della neve” dalle quali i nostri nonni, prima della diffusione dei frigoriferi elettrici, prelevavano la neve ghiacciata e la portavano a spalla fino a Cardoso, da dove proseguiva sui carri per Forte dei Marmi e gli altri centri della pianura. Ne abbiamo individuate diverse, anche se il livello della neve al loro interno era modesto, ed è stato emozionante e un’occasione per riflettere sulla qualità della nostra vita rispetto a quella dei nostri antenati neanche troppo lontani: quanta fatica e quanti sacrifici, allora, per mettere insieme qualche lira!

All’ora di pranzo la pioggia si fa battente, ma noi siamo al calduccio nel Rifugio assieme a numerosi escursionisti italiani e stranieri.

Ci dilunghiamo a tavola sperando in un miglioramento del tempo, e siamo fortunati! Verso le tre del pomeriggio la pioggia è cessata; decidiamo di continuare l’escursione secondo il programma originario e ci incamminiamo verso la vicina Focetta del Puntone e poi lungo il sentiero n. 139 scendiamo la Borra di Canala.

Per la maggior parte di noi era la prima volta ed è stato molto emozionante percorre quell’immenso canalone e calpestare quei “sassi” , nel tratto iniziale quasi ghiaia e poi sempre più grandi fino a diventare enormi nella parte finale. Abbiamo impiegato circa un’ora e mezza ad arrivare all’intersezione con il sentiero n. 127 che, con andamento a saliscendi attraverso una bella faggeta, ci ha riportato sul sentiero n. 7, di cui abbiamo ripercorso all’indietro il tratto iniziale della mattina, arrivando a Piglionico in circa due ore e tre quarti dalla partenza dal Rifugio Rossi.

Dimenticavo la pioggia! Nell’ultima ora e mezzo ci ha accompagnato passo passo. Ne avremmo fatto volentieri a meno, ma non sempre è possibile scegliersi i compagni di viaggio. Questa volta è toccata a noi!