Testo e foto di Paolo Mazzini
06 novembre 2005 Numero partecipanti: 34
Le previsioni meteo della vigilia non erano affatto incoraggianti; domenica mattina ci siamo svegliati con la pioggia battente; ciò nonostante non ci sono state defezioni e tutti i gitanti si sono imbarcati sul pullman che alle 7 in punto è partito alla volta di Montepulciano.
Alle 10,30 siamo stati accolti alla fattoria “Il pulcino”, sita a pochi chilometri dal centro della città, e, accompagnati da una simpatica e brava guida, abbiamo compiuto una interessante visita della cittadina apprezzandone l’impronta rinascimentale e soffermandoci ad ammirare soprattutto la Piazza Grande, che è il centro monumentale della città, su cui si affacciano e fanno da corona il Duomo con la grezza incompiuta facciata, il Palazzo Comunale che ricorda in piccolo quello della Signoria di Firenze, i Palazzi Cantucci e Tarugi tuttora abitati dalle nobili famiglie omonime.
Quasi alla fine del percorso cittadino, abbiamo potuto visitare un ambiente fantastico, interamente scavata nel tufo che costituisce la collina su cui sorge la città, anche qui accompagnati da una guida che ci ha fatto apprezzare sia le caratteristiche della struttura, risalente agli antichi Etruschi, sia la destinazione odierna, che è quella di vera e propria cantina utilizzata per l’invecchiamento del rinomato Vino Nobile di Montepulciano di cui non è mancata la degustazione accompagnata da bruschetta e ottimo pecorino di produzione locale.
Siamo quindi rientrati alla fattoria per il pranzo-spuntino, salvo alcuni amici che hanno preferito attardarsi in città e con i quali ci siamo poi ricongiunti nel pomeriggio per proseguire verso la seconda tappa della gita, costituita dalla visita alla maestosa Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, sita su un’altura nel pressi di Buonconvento.
Del Monastero, casa madre dei Benedettini Olivetani, costituito da un grandioso complesso di edifici eretti tra il XIV e il XVIII secolo, abbiamo visitato il Chiostro grande completamente affrescato con episodi della vita di San Benedetto; la Sala del Capitolo; il Refettorio; la Biblioteca e la Farmacia.
A
questo punto non restava che riprendere la via di casa. Il viaggio di ritorno è
stato tranquillo , anche se un po’ più lungo del previsto a causa di un
cambiamento di itinerario dovuto al timore di code chilometriche alla fine del
raccordo autostradale Siena-Firenze.
Arrivederci alla prossima!