Appunti di viaggio
Si parte al mattino dal terminal di Pietrasanta alle ore 8.00 circa con
una bella giornata di sole.
All’uscita
dall’autostrada a Fornovo di Taro prendiamo una direzione sbagliata per
mancanza di indicazioni ed arriviamo a Torrechiara con un po’ di ritardo
(ore 11.00 circa). Durante il viaggio Anna ha anticipato diverse notizie
sul castello ma per una visita più completa decidiamo di affidarci ad una
guida che ci accompagna in un itinerario della durata di circa un ora e
mezzo.
La fortezza “dal
cuore affrescato” fu costruita tra il 1448 ed il 1460 dal Magnifico Pier
Maria Rossi per l’amata Bianca Pellegrini, ed è un esempio tra i più
significativi e meglio conservati di architettura castellare italiana. La
funzione difensiva è ben attestata da tre cerchie murarie e da quattro
torri angolari, mentre la destinazione residenziale è provata dalla
ricchezza degli affreschi “a grottesche”. Particolare è la “camera d’oro”
(che purtroppo d’oro non ha più niente) attribuita a Benedetto Bembo, che
oltre a celebrare la delicata storia d’amore di natura epico-cavalleresco
dei due personaggi evoca anche la potenza del casato attraverso la
raffigurazione dei castelli rossiani che punteggiavano il territorio
parmense.
Dopo la sosta
pranzo, per la maggior parte al sacco salvo alcuni che preferiscono un
comodo ristorantino, facciamo una breve sosta alla Badia benedettina di
Santa Maria della Neve eretta nel 1471 sempre per volere di Pier Maria
Rossi. Visitiamo una parte del monastero ed in particolare la spezieria
con piccolo museo annesso molto particolare (vi è anche una saletta con
uccelli ed animali imbalsamati). Dopo aver fatto alcuni acquisti (vino e
prodotti vari ) si riparte per Felino.
Il castello
costruito nell’890 , ampliato e fortificato nei secoli successivi,
raggiunge l’apice dello splendore con il casato dei Rossi che lo tengono
sino al 1483. Conquistato da Lodovico il Moro, passa in seguito alle
famiglie Pallavicino e Sforza che ne completano l’assetto residenziale.
Attualmente è visitabile l’esterno, la corte interna ed i sotterranei che
ospitano il Museo del Salame; il resto è privato ed utilizzato come
ristorante e sede per cerimonie e convegni.
Visitiamo il
museo, che occupa alcune stanze delle ex cucine del castello, con
proiezione di un breve filmato sulla preparazione del salame ieri ed oggi.
In realtà ci aspettavamo qualcosa in più.
Dopo qualche
acquisto (naturalmente di salame) alle ore 17.00 ripartiamo per rientrare
a Pietrasanta dove arriviamo alle ore 19.00
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